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Alessandro Predieri
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Alessandro Predieri (Roma, 5 settembre 1891 – Bab el Quattara, 13 ottobre 1942) è stato un generale italiano del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, ricordato per il suo ruolo in Egitto nelle fasi iniziali dell'ultima battaglia di el Alamein nel 1942, dove cadde sul campo.
Carriera militare
Alessandro Predieri s'arruolò nel Regio Esercito nel 1910 ed entrò come allievo nell'Accademia militare di Modena, da cui uscì con il grado di sottotenente, assegnato all'arma di fanteria, il 5 settembre 1912.
Partecipò alla guerra italo-turca, come tenente, venendo decorato con la Medaglia di bronzo al valor militare per il fatto d'arme di Uadi Marsit e successivamente permase in Tripolitania nei gradi da tenente a maggiore, presso il comando truppe indigene.
Nel 1919 sposò la signora Anna Maria Serpieri, dalla quale ebbe due figli, tra cui Alberto Predieri (Torino, 7 marzo 1921 - Courmayer, 16 agosto 2001), ufficiale degli alpini in Russia, grande giurista e avvocato contemporaneo.
Dopo un servizio come ufficiale di SM presso la Divisione di Ancona, frequentò la scuola di guerra nel 1920/1922 e fu promosso tenente colonnello il 1° dicembre 1926.
In questo grado ebbe vari incarichi al 93° reggimento fanteria, alle divisioni di Cuneo e Firenze, al 33° reggimento fanteria e al comando dei distretti militari di Sulmona e Chieti.
Predieri assunse il 9 maggio 1936 in Africa orientale, il grado di colonnello ed il comando del 63° reggimento fanteria Cagliari, sino al 1937, quando rimpatriò.
Fu poi, nel 1939, capo di SM alla 15^ divisione fanteria Bergamo nel 1940 e nel luglio 1941, promosso generale di brigata, fu a disposizione del corpo di Trieste. Destinato a domanda in Africa settentrionale, comandò il settore di Tobruch.
Costretto ad assentarsi per malattia, appena guarito, ritornò in Egitto nel settembre 1942 al comando della 27^ divisione di fanteria Brescia sul fronte di el Alamein.
Predieri trovò immatura morte ucciso da una mina, durante un'ispezione la mattina del 13 ottobre 1942. In sua memoria gli fu assegnata una medaglia d'argento e la promozione a generale di divisione.
Carriera militare
Alessandro Predieri s'arruolò nel Regio Esercito nel 1910 ed entrò come allievo nell'Accademia militare di Modena, da cui uscì con il grado di sottotenente, assegnato all'arma di fanteria, il 5 settembre 1912.
Partecipò alla guerra italo-turca, come tenente, venendo decorato con la Medaglia di bronzo al valor militare per il fatto d'arme di Uadi Marsit e successivamente permase in Tripolitania nei gradi da tenente a maggiore, presso il comando truppe indigene.
Nel 1919 sposò la signora Anna Maria Serpieri, dalla quale ebbe due figli, tra cui Alberto Predieri (Torino, 7 marzo 1921 - Courmayer, 16 agosto 2001), ufficiale degli alpini in Russia, grande giurista e avvocato contemporaneo.
Dopo un servizio come ufficiale di SM presso la Divisione di Ancona, frequentò la scuola di guerra nel 1920/1922 e fu promosso tenente colonnello il 1° dicembre 1926.
In questo grado ebbe vari incarichi al 93° reggimento fanteria, alle divisioni di Cuneo e Firenze, al 33° reggimento fanteria e al comando dei distretti militari di Sulmona e Chieti.
Predieri assunse il 9 maggio 1936 in Africa orientale, il grado di colonnello ed il comando del 63° reggimento fanteria Cagliari, sino al 1937, quando rimpatriò.
Fu poi, nel 1939, capo di SM alla 15^ divisione fanteria Bergamo nel 1940 e nel luglio 1941, promosso generale di brigata, fu a disposizione del corpo di Trieste. Destinato a domanda in Africa settentrionale, comandò il settore di Tobruch.
Costretto ad assentarsi per malattia, appena guarito, ritornò in Egitto nel settembre 1942 al comando della 27^ divisione di fanteria Brescia sul fronte di el Alamein.
Predieri trovò immatura morte ucciso da una mina, durante un'ispezione la mattina del 13 ottobre 1942. In sua memoria gli fu assegnata una medaglia d'argento e la promozione a generale di divisione.
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