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Ahmed Abdul-Ghafur
2.40.249.143: /* Biografia */
Ahmad Abdul Ghafur al-Samarrai è un religioso sunnita e politico iracheno. Egli è stato a capo dell'[[Ufficio del Waqf sunnita]] dal 2005 al 2013.<ref name="diwan">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref>
==Biografia==
Ahmad Abdul Ghafur è nato a [[Samarra]] nel 1955. Egli ha ottenuto una laurea presso il College di Scienze islamiche e in seguito un PhD in Storia islamica.<ref name="dictionary">B.K. Dougherty, E.A. Ghareeb, [http://bit.ly/2UsX0AH Historical Dictionary of Iraq], Ed. Scarecrow, 7 November 2013; 858 pages - p.540</ref>
Egli è stato un membro dell'Associazione degli ulema islamici sin dalla sua fondazione nel 2003,<ref name="jazeera">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref><ref>Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref> ma ha lasciato l'organizzazione dopo le elezioni generali del gennaio 2005, in quanto voleva prendere parte al processo politico.<ref name="jazeera"/><ref>Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref> Come [[imam]] della [[moschea Umm al-Qura]] in [[Baghdad]],<ref name="tgcom"/> egli ha sostenuto la formazione di [[Sahwa|forze di sicurezza sunnite]] contro [[Al-Qaida]], e ha condannato le loro violenze contro i civili.<ref name="dictionary"/><ref name="roggio" /><ref name="tgcom"/>
Nell'agosto 2005 è stato nominato presidente dell'[[ufficio del Waqf sunnita]] dal [[Partito Islamico Iracheno]],<ref name="diwan" /><ref name="dictionary"/> e ha promosso il referendum per l'approvazione della Costituzione irachena.<ref >Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref>
Nel 2006, ha protestato contro il bombardamento della moschea di [[Samarra]] e ad aprile 2007 ha criticato la politica di [[Nuri al-Maliki]], che richiese la sua rimozione dal Sunni Endowment.<ref name="dictionary"/>
A quell'epoca il leader dell'AMSI [[Harith al-Dhari]] avva ricevuto un mandato di arresto dal governo e la maggior parte degli [[ulama]] erano fuggiti all'estero. Quaranta di loro avevano formato ad [[Amman]] un Consiglio di ulema iracheni e lo sheikh Ahmed Abdul-Ghafur era diventato il loro portavoce in [[Baghdad]].<ref name="roggio">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref><ref name="tgcom">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref>
In quegli anni, le forze [[Sahwa]] dello sheikh [[Abdul Sattar Abu Risha]] ottennero la maggior parte delle moschee agli insorti, che furono quindi trasferite all'amministrazione del Sunni Endowment dello sheikh Samarra;<ref>Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref> tra esse dal novembre 2007 anche la [moschea [Umm al-Qura]], ex quartier generale dell' AMSI.<ref name="roggio" /> <ref name="fahdawi3" /> Il quartier generale del Sunni Endowment era in [[al-A'zamiyya]].
Nel 2008 sheikh Samarrai formò anche un partito politico, e dopo le elezioni provinciali del 2009 si unì con l'Alleanza Nazionale Irachena del Risveglio e degli Indipendenti di Abu Risha formando l'Alleanza unitaria dell'Iraq,<ref>Cf. CIA World Factbook 2018 - "Irak"</ref> ma non ottenne un seggio nelle [[Elezioni parlamentari in Iraq del 2010|elezioni legislative del 2010]].<ref>Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref><ref name="dictionary"/>
Sotto la guida dello sheikh Abdul-Ghafur Samarrai, il Sunni Endowment ottenne anche un ruolo di moderazione culturale,<ref name="diwan"/> e divenne noto come un religioso contro al-Qaida, così come il deputato di al-Anbar Khaled al-Fahdawi,<ref name="diwan"/> della coalizione [[Movimento Nazionale Iracheno|Iraqiyya]], che fu ucciso da un attacco suicida alla moschea nell'agosto 2011.<ref name="fahdawi">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref><ref name="fahdawi2">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref><ref name="fahdawi3">Liquid error: wrong number of arguments (1 for 2)</ref>
Durante la seconda insorgenza irachena, il presidente [[Nuri al-Maliki]] rimosse sheikh Abdul Ghafur dal Sunni Endowment nel novembre 2013.
== Note ==
<references/>
http://bit.ly/2Ka0gN5