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【外部リンク】
Self-Portrait in a Group of Friends
DilletantiAnonymous: /* References */
[[File:Francesco Hayez - Self Portrait in a Group of Friend - Google Art Project.jpg|thumb|350px]]
'''''Self-Portrait in a Group of Friends''''' is an 1824 or 1827 oil on canvas painting by the Italian artist [[Francesco Hayez]], now in the [[Museo Poldi Pezzoli]] in Milan.
==History==
The work is mentioned in ''Prospetto delle incisioni, quadri e oggetti d'arte a un prezzo d'acquisto'' (1853) as a "picture by Hayez in oils representing five portraits". It was first exhibited to the public in 1883 as part of a monographic show of the artist's work, but then remained in a private collection until 1996, when it was left to its present owner on the death of Riccardo Lampugnani, who had obatined it from his grandfather Giuseppe Gargantini.<ref name=asd>Fernando Mazzocca, 'Autoritratto in un gruppo di amici', in ''Francesco Hayez'', Silvana, 2015, p. 33.</ref>
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Peculiare è la scelta dell'Hayez di raffigurarsi in un autoritratto che si discosta sensibilmente dalla ritrattistica usuale dell'Ottocento. Si tratta infatti di un «ritratto di amicizia», in cui il pittore è circondato da quattro sodali e compagni: la loro identità è nota a partire dal 1983 grazie all'analisi di Fernando Mazzocca, noto critico dell'Hayez. All'estrema destra abbiamo il poeta [[Tommaso Grossi]], affiancato dal pittore [[Giuseppe Molteni]], col cilindro; alla destra di Pelagi abbiamo il pittore vedutista [[Giovanni Migliara]] e quindi, sopra di lui, [[Pelagio Pelagi]], l'unico a rivolgere il proprio sguardo verso l'osservatore. Grossi, Molteni, Magliara e Pelagi sono tutti esponenti della nuova stagione romantica e protagonisti assidui delle esposizioni braidensi, capeggiati tra l'altro dallo stesso Hayez. Nell'angolo in basso a sinistra, inoltre, il quadro riporta un «1827» scritto a penna: sebbene tradizionalmente sia non riconosciuta come autografa, questa data sembrerebbe pertinente in ragione dell'analisi riflettografica alla quale il dipinto è stato sottoposto. Il dibattito sulla datazione del dipinto, tuttavia, è ancora aperto.<ref name=asd/>
Assai meditata è la riflessione compiuta dall'Hayez sugli archetipi classici, primo fra tutti l<nowiki>'</nowiki>''Autoritratto con altri artisti'' eseguito da [[Paul Rubens]] nel 1602-1604: dal Rubens, in particolare, Hayez desunse il taglio ravvicinato, l'idea compositiva e la posa a tre quarti rivolta verso l'osservatore. Dal punto di vista tecnico, infine, l'''Autoritratto in un gruppo di amici'' è caratterizzato dal contrasto tra i volti degli effigiati, meticolosamente definiti (sul volto di Hayez si intravede persino la peluria dietro la rasatura dei baffi), e il «non finito» degli altri elementi compositivi (gli abiti e il corpo sono infatti appena accennati).<ref name=asd></ref>
--->
== References ==
<references/>
[[category:Self-portraits]]
[[category:Paintings by Francesco Hayez]]
[[Category:Paintings of the Museo Poldi Pezzoli]]
[[category:19th-century portraits]]
[[category:Portraits of men]]
[[category:1824 paintings]]
[[category:1827 paintings]]
[[category:Group portraits]]
'''''Self-Portrait in a Group of Friends''''' is an 1824 or 1827 oil on canvas painting by the Italian artist [[Francesco Hayez]], now in the [[Museo Poldi Pezzoli]] in Milan.
==History==
The work is mentioned in ''Prospetto delle incisioni, quadri e oggetti d'arte a un prezzo d'acquisto'' (1853) as a "picture by Hayez in oils representing five portraits". It was first exhibited to the public in 1883 as part of a monographic show of the artist's work, but then remained in a private collection until 1996, when it was left to its present owner on the death of Riccardo Lampugnani, who had obatined it from his grandfather Giuseppe Gargantini.<ref name=asd>Fernando Mazzocca, 'Autoritratto in un gruppo di amici', in ''Francesco Hayez'', Silvana, 2015, p. 33.</ref>
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Peculiare è la scelta dell'Hayez di raffigurarsi in un autoritratto che si discosta sensibilmente dalla ritrattistica usuale dell'Ottocento. Si tratta infatti di un «ritratto di amicizia», in cui il pittore è circondato da quattro sodali e compagni: la loro identità è nota a partire dal 1983 grazie all'analisi di Fernando Mazzocca, noto critico dell'Hayez. All'estrema destra abbiamo il poeta [[Tommaso Grossi]], affiancato dal pittore [[Giuseppe Molteni]], col cilindro; alla destra di Pelagi abbiamo il pittore vedutista [[Giovanni Migliara]] e quindi, sopra di lui, [[Pelagio Pelagi]], l'unico a rivolgere il proprio sguardo verso l'osservatore. Grossi, Molteni, Magliara e Pelagi sono tutti esponenti della nuova stagione romantica e protagonisti assidui delle esposizioni braidensi, capeggiati tra l'altro dallo stesso Hayez. Nell'angolo in basso a sinistra, inoltre, il quadro riporta un «1827» scritto a penna: sebbene tradizionalmente sia non riconosciuta come autografa, questa data sembrerebbe pertinente in ragione dell'analisi riflettografica alla quale il dipinto è stato sottoposto. Il dibattito sulla datazione del dipinto, tuttavia, è ancora aperto.<ref name=asd/>
Assai meditata è la riflessione compiuta dall'Hayez sugli archetipi classici, primo fra tutti l<nowiki>'</nowiki>''Autoritratto con altri artisti'' eseguito da [[Paul Rubens]] nel 1602-1604: dal Rubens, in particolare, Hayez desunse il taglio ravvicinato, l'idea compositiva e la posa a tre quarti rivolta verso l'osservatore. Dal punto di vista tecnico, infine, l'''Autoritratto in un gruppo di amici'' è caratterizzato dal contrasto tra i volti degli effigiati, meticolosamente definiti (sul volto di Hayez si intravede persino la peluria dietro la rasatura dei baffi), e il «non finito» degli altri elementi compositivi (gli abiti e il corpo sono infatti appena accennati).<ref name=asd></ref>
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== References ==
<references/>
[[category:Self-portraits]]
[[category:Paintings by Francesco Hayez]]
[[Category:Paintings of the Museo Poldi Pezzoli]]
[[category:19th-century portraits]]
[[category:Portraits of men]]
[[category:1824 paintings]]
[[category:1827 paintings]]
[[category:Group portraits]]
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