新規更新October 13, 2019 at 01:00AM
【外部リンク】
Henri Borel
79.23.28.29: ←Nuova pagina: '''Henry Borel''', nome completo '''Henri Jean François Borel''' (Dordrecht, 23 novembre 1869 - L'Aia, 31 agosto 1933) è stato uno scrittore e giornalista olandese....
'''Henry Borel''',
nome completo '''Henri Jean François Borel''' (Dordrecht, 23 novembre 1869 - L'Aia, 31 agosto 1933) è stato uno scrittore e giornalista olandese.
[[File:Borel, Henri-2.jpg|miniatura|Henri Borel (1869-1933)]]
'''Contenuto'''
1 Famiglia
2 Carriera
2.1 Carriera nelle Indie Orientali
2.2 Carriera nei Paesi Bassi
2.3 Malattia e morte
3 Riflessioni
3.1 Sul lavoro e la vita
3.2 Borel riguardo ai suoi libri
3.3 Borel e Louis Couperus
4 Bibliografia
4.1 Libri
4.2 Altro
5 Informazioni su Borel
'''Famiglia'''
Borel era figlio del Generale-Maggiore della Royal Military Academy, e in seguito Governatore George Frederik Willem Borel, e di Suzanna Elisabeth Marcella. Sua madre era una discendente della famiglia Marcella e nipote del Generale Bernardus Johannes Cornelis Dibbets. Aveva un fratello minore, Eduard Arnold, morto all'età di quasi 16 anni e una sorella maggiore, Julie Desirée Borel (1867-1933), sposata con il RA. Eduard Ludwig Martin Kühr, funzionario delle Indie orientali olandesi. Un cugino, il figlio di uno zio di Borel, Harry Hubert Borel, era George Borel, Sottotenente di Vascello della Marina Militare, che morì nel disastro di Adder. Un altro cugino, figlio di suo zio Henri Ferdinand Borel, fu il Tenente Generale Jean Henri Borel.
Borel si sposò tre volte: la prima, l'8 giugno 1892 con Maria Christin Haar, figlia di Franciscus Egbertus Haar, maestro di musica e Anna Maria De Jong; la seconda volta il 10 dicembre 1902 con Helena Maria de Hartog, figlia di Henri de Hartog, commerciante di tabacco e Carolina Manson,<sup>[1]</sup> e la terza volta con Anna Maria Huffstad.<sup>[2]</sup> Suo figlio, l'attore Louis Borel, era nato dal suo matrimonio con Helena Maria de Hartog. Dal suo primo matrimonio ebbe un'altra figlia e un figlio, Wilhelmina Suzanna e Paul Frederik Borel e dal suo terzo matrimonio un'altra figlia, Machteld Irmgard Borel.
'''Carriera'''
[[File:Foto van Henri Borel en Bas Veth in Macassar, 1897.jpg|miniatura|Photograph showing Henri Borel and Bas Veth (left) in Macassar (Makassar), 1897 at home in the garden of Borel.]]
'''Carriera nelle Indie Orientali (odierna Indonesia)'''
Borel frequentò l'Istituto Superiore H.B.S. a L'Aia, Goes e Roermond, sostenendo un esame per diventare interprete in Lingua Cinese, e proseguì nello studio della lingua presso l'Università di Leida, con, tra gli altri, il Professor Schlegel. Nel 1892 partì per la Cina, dove continuò a studiare il Cinese sull'isola di Ku Lang Su; durante questo periodo scoppiò la guerra sino-giapponese (1894) e Borel scrisse in seguito alcune lettere al Nieuwe Rotterdamse Courant, un quotidiano di Rotterdam, come corrispondente, esponendo le proprie riflessioni sulla situazione in Cina. Fu poi nominato Interprete per gli Affari Cinesi a Makassar, Surabaya, Semarang e Pontianak e in seguito Ufficiale per gli Affari Cinesi a Tandjong Pinang. Nelle sue relazioni ha spesso riferito di abusi, corruzione e ingiustizia, provocando il malcontento delle popolazioni locali. Nel 1896 fu trasferito a Makassar, dove la situazione si ripeté. Nel 1898 fu rimpatriato definitivamente nei Paesi Bassi. Nel frattempo aveva iniziato la sua opera letteraria, il Wu Wei<sup>[3]</sup>, uno scritto di fantasia filosofica, in risposta alla filosofia di Lao Tzu. Il Saggio di Borel fu successivamente incluso nella raccolta 'Saggezza e Bellezza in Cina', e nell'opera "Tao e WuWei", di Dwight Goddard, H. Borel, tradotto da M.E.Reynolds, edita da Brentano Publishers, New YorK (1913). Il libro è stato tradotto in Tedesco (tre edizioni), Francese e Inglese (4 edizioni), e in Italiano; <sup>[4]</sup> Borel in seguito lo considerò il suo miglior lavoro, tanto da sostenere: "È il mio lavoro preferito, a tal punto che non mi importerebbe se tutte le altre pubblicazioni venissero bruciate, se solo il "Wu Wei"si salvasse."<sup>[5]</sup>
Nel 1903, Borel tornò nelle Indie Orientali, dove fu nuovamente di stanza a Tandjong Pinang, incaricato di indagare sul funzionamento delle miniere di stagno di Singkep. Si recò ad indagare personalmente e trovò situazioni ai suoi occhi alquanto spiacevoli. Il rapporto segreto che ne scrisse, non è mai stato reso pubblico. Alla fine Borel rientrò nei Paesi Bassi, in congedo per malattia. Nel 1905 ricevette ad Amsterdam, dove si era stabilito, un telegramma dal Governatore Generale J.B. Van Heutsz, che affermava che se Borel avesse voluto fare ritorno nelle Indie Orientali, sarebbe stato stanziato a Semarang. Borel considerò questo messaggio come una riabilitazione<sup>[5]</sup> e si recò per la terza volta in Indonesia. Lì si andavano affermando le imprese cinesi, i cui interessi egli cercava di rappresentare al meglio. Nel 1911 gli fu conferito il titolo di Consigliere Personale per gli Affari Cinesi. Nel 1912, in seguito alle rivolte cinesi a Surabaya, scrisse un rapporto in netta opposizione con quello del referente locale, cosa questa che lo portò ad un nuovo trasferimento.<sup>[6]</sup> Durante il periodo in cui era in nell Indie Orientali Olandesi (l'odierna Indonesia), Borel divenne amico, tra gli altri, di Karel Wijbrands e H.C. Zentgraaff, dai quali fu incoraggiato, ma che anche influenzarono negativamente la sua carriera. Wijbrands e Borel hanno condiviso un'azione spietata contro le ingiustizie e nella segnalazione di abusi e corruzione.
'''Carriera nei Paesi Bassi'''
Nel 1913 Borel tornò nei Paesi Bassi per un congedo, dopo aver subito danni alla vista a causa di un incidente, e ottenne in seguito le dimissioni dal servizio. Si stabilì quindi a L'Aia e dal 1 ° novembre 1916, iniziò a scrivere recensioni teatrali e di libri, sul giornale olandese ''Het Vaderland''. Nel suo ruolo di critico, presumeva di essere sempre imparziale, di non conoscere case privilegiate e di non permettere a considerazioni di amicizia o ostilità di compromettere il suo giudizio, ma questo lo portò ad avere numerosi nemici. Borel considerò questo spirito critico come un'eredità di suo padre, il quale nel 1878, nel grado di capitano, aveva scritto un libro critico sulla seconda spedizione ad Aceh; a questo proposito egli disse: "Posso finire rendendo omaggio alla memoria del coraggioso critico che era mio padre, e dal quale ho anche ereditato il mio grande amore e attitudine per la musica.<sup>[5]</sup> Borel fu anche amico di Frederik van Eeden, Johan Thorn Prikker e Louis Couperus. Una corrispondenza di oltre 400 lettere, scambiata con Van Eeden tra il 1889 e il 1930, è conservata presso l'Università di Amsterdam e al Museo Letterkundig.
'''Malattia e morte'''
Borel ebbe disturbi al cuore, durante gli ultimi tre anni di vita, ed in seguito difficoltà a camminare, soffriva di febbre alta ed ebbe un'infiammazione al braccio.<sup>[7]</sup> Le sue condizioni nella settimana prima della morte, erano peggiorate così tanto che ebbe un crollo. Il lunedì prima di morire fu preso da una febbre molto alta, che salì oltre i 40 gradi, il mercoledì fu riferito che era incosciente. Morì a L'Aia la notte del 31 agosto 1933. Già romanizzato in precedenza, ma successivamente rimosso, ricevette il santo battesimo e fu ammesso alla Chiesa Cattolica sul suo letto di morte. Durante i suoi ultimi momenti di vita, il sacerdote di Nuland, Wouter Lutkie, pregò insieme alla sua famiglia, la preghiera del Signore e l'Ave Maria per il convertito che è nella battaglia per la morte.<sup>[8]</sup> Il prete Wouter Lutkie in seguito scrisse in un brano del Courte di Nieuwe Tilburgse: Henri Borel e Frederik van Eeden - Il diario di Van Eeden testimonia la fedeltà instancabile e irrefrenabile di Borel. Dove gli altri lo hanno lasciato o non potevano seguirlo, Borel è rimasto fedele, almeno ben disposto. Un'amicizia fedele fino alla morte. Borel non ha respinto la grazia accettata da Van Eeden. <sup>[10]</sup> Fu sepolto nel cimitero cattolico dell'Aia. <sup>[11]</sup> Poco prima, il solenne servizio funebre si tenne nella chiesa parrocchiale O.L. Vrouw van Lourdes a Parklaan a L'Aia. Dopo la morte di Borel, la redazione del giornale Het Vaderland ricevette numerose partecipazioni, tra cui l'attore Alexander Moisi, che ha scritto: 'Nel mio cuore vive il mio amico Borel', l'attrice Tilla Durieux, che ha dichiarato: 'L'Aia è impensabile senza Henri Borel', e da Marie Kalff Lenormand, che ha commentato: 'Nessuno tra i critici olandesi era così ben informato del Teatro e della Letteratura francese <sup>[12].</sup>
La moglie, dopo la sua morte ricevette il santo battesimo e la prima Santa Comunione nella cappella della pensione di Gerusalemme a Venray. <sup>[13]</sup> Questo perché voleva unirsi alla stessa fede di suo marito e sua figlia. Borel fu anche ufficiale dell'Ordine cavalleresco del Dragone di Annam.
'''Riflessioni'''
'''Sul lavoro e la vita'''
Borel, in seguito definì i suoi romanzi ''Het zusje'' (''La sorella)'', ''Het vlindertje (La farfalla)'', ''De leugen der eer'' (''La menzogna dell'onore)''', ''Het recht der liefde'' (''Le leggi dell'amore),'' ''Levenshonger (Fame di vita)'', e '''Liliane e Leliënstad''', dei romanzi a contratto. Scrisse questi libri mentre era in congedo nei Paesi Bassi e fu contrattualmente obbligato a consegnare due romanzi all'anno al suo editore. <sup>[5]</sup> Disse che non era interessato agli apprezzamenti e si autodefinì un " ''isolé'' " che fortunatamente era completamente al di fuori della cerchia dei celebri letterati: perché, disse, 'Odio la Letteratura che è solo Letteratura.' <sup>[5]</sup> Era un grande appassionato di Musica, in particolare la musica di Johann Sebastian Bach e disse di sentirsi molto più portato per la Musica che per la Letteratura. Ha così espresso il suo amore per Bach: 'Man mano che invecchi, non puoi interpretare Chopin, Schumann, Schubert e nemmeno Beethoven, il più grande. Ma poi suoni a Bach perché è al di là di tutto, e si è lasciato tutto alle spalle ed è risorto dal profondo di ogni aspetto dell'umano, nell'armonia divina delle sfere celesti. <sup>[14]</sup>
Borel aborriva ''l'art pour l'art'' e riteneva che l'arte dovesse manifestare una certa dose di devozione religiosa, una resa totale dell'impersonale ed un fattore culturale. Odiava gli studiosi letterari senza una cultura generale.<sup>[5]</sup> Degli anni Ottanta considerava Frederik van Eeden la più grande figura, soprattutto per la sua grande rilevanza sociale: "Van Eeden, a differenza di altri contemporanei, non si è sempre concentrato sul proprio personale benessere, ma ha dato molto anche nella sfera sociale."<sup>[5]</sup> Borel riferì riguardo allo studio della sinologia, che era stata la più grande delusione della sua vita e che, dopo essere tornato dall'India, non era più stato in grado di dedicarsi ad esso, ma che sarebbe stato il vero compimento della sua vita. Ciò che fece in seguito fu sincero, ma non lo vide come la sua destinazione.<sup>[15] </sup>Lo studioso e filosofo cinese Dr. Lim Boen Keng (allora segretario del Dr. Sun Yat-sen) ha scritto del Wu Wei: 'Il tuo Wu Wei è stato una consolazione per me durante un periodo di relax e difficoltà.' <sup>[15]</sup>
Borel aveva due lati in termini morali. Da un lato, ha regolarmente avversato i passaggi pornografici nella Letteratura Olandese nei suoi articoli sull'''Het Vaderland''. D'altra parte, egli stesso ha tradotto le ''Avventure d'Amore'' di Casanova e ha scritto con gli pseudonimi Jean de Blois ed Etienne Labas almeno 20 romanzi "realistici" come ''Il Club Dei Crudeli Maestri'' e ''Il bordello di Madame Mathilde.'' <sup>[16]</sup>
<sup>[5]</sup> "'''l'art pour l'art'''", è un comune motto francese degli inizi del 19° sec., e sta ad indicare una corrente di pensiero secondo la quale il valore intrinseco dell'arte, e la sola vera 'Arte', si distacca da ogni didattica, morale, o funzione utilitaristica
'''Borel riguardo ai suoi libri'''
Del suo libro ''Het jongetje'' (''Il ragazzo,'' 1899) Borel disse che non avrebbe cambiato una parola in proposito. Sebbene all'epoca il libro fosse considerato "debole" e "sentimentale", Borel non lo trovò affatto, ed anche lo aveva molto a cuore, tanto che disse che il mondo di un ragazzo di 15-16 anni, devi conoscerlo, per sentirlo. A proposito di Een droom (Un Sogno, di Tosari) ha detto di essere dispiaciuto di non aver mantenuto il libro inalterato, come considerazione poetica del paese montano di Tosari, ma di aver intrecciato un romanzo d'amore. Disse che Couperus aveva amato molto questo libro e aveva scritto che il libro sarebbe esistito finché esisteva la Letteratura Olandese, cosa che Borel trovò esagerata.
Borel era molto soddisfatto di ''Het dag'het in den Oosten'' (Si levò Oriente,1910); riteneva di aver giustamente predetto la rivoluzione cinese.
Egli stesso amava la maggior parte dei suoi libri, ''De laatste incarnatie'' (L'ultima Incarnazione), ''Het schone eiland'' (L'Isola Bella), di alcuni (non tutti) frammenti dal Karma e la maggior parte dei brani della raccolta ''Leven en dood'' (La vita e la morte).
A Borel piaceva molto la novella ''De oude kip'' (La gallina vecchia), pubblicata in una ristampa di ''De Laatste incarnatie''.
'''Borel e Louis Couperus'''
Nell'Ottobre e nel Novembre del1923, a cura del libraio Dijkhoffz, fu esposta nelle sale d'arte una mostra sullo [[scrittore]] e [[poeta]] [[Regno dei Paesi Bassi|olandese]] Louis Couperus, intitolata "Arti". È stato anche pubblicato un catalogo, sotto forma di "Bibliografia" -con Introduzione di Henri Borel. Egli scrisse tra l'altro:
"Ciò che ammiro di più in Couperus, non sono tanto le sue opere in quanto mera Letteratura, ma l'atteggiamento dell'autore che sento dietro di esse. In un certo qual modo esso era conforme alla precisione distinta del proprio abbigliamento (per ogni persona, se uno vi presta attenzione, c'è qualcosa nel modo di vestirsi, che è legato al suo personaggio), poiché le sue caratteristiche principali sono raffinatezza, eleganza, una paura mortale della banalità e del brutto della quotidianità, che egli rifuggiva (e questo gli si leggeva anche in faccia), che celava un desiderio di bellezza e magnificenza." <sup>[17]</sup>
In Dicembre questa stessa mostra si è tenuta anche ad Arnhem, nelle librerie Hijman, Stenfert Kroese e Van der Zande. <sup>[18]</sup>
In occasione della grande mostra su Louis Couperus,<sup>[19]</sup> che si tenne in onore del settantesimo compleanno dello scrittore, Borel scrisse: 'il giorno in cui compì 70 anni, hanno posto una bella corona sulla tomba di Couperus e il presidente dell'Accademia Louis Couperus ha tenuto un discorso. Non mi piacciono queste associazioni "in onore di ...", in cui, dopo la morte di uno scrittore, che è stato lasciato troppo solo durante la sua vita, ne spuntano all'improvviso i sostenitori, e quindi non sono diventato membro di nessuna di queste'. Secondo Borel, Couperus era uno dei pochissimi aristocratici tra gli scrittori. Si vedevano solo di rado, ma erano rimasti buoni amici. In una lettera a Couperus, Borel aveva espresso il proprio rammarico per il fatto di essersi incontrati così raramente. Couperus una volta chiese a Borel di portarlo a fare una passeggiata in città, a L'Aia, ma invece di bere un tè o un cocktail in qualche posto, Couperus guidò Borel attraverso i quartieri popolari della città. In questa occasione, Couperus disse: 'Detesto la civiltà, ma amo la gente'. Quando Borel e Couperus attraversarono insieme Nizza, Couperus si fermò improvvisamente davanti ad un grande edificio in costruzione, al cui ingresso c'erano grandi pietre di basalto e granito e disse: 'Lo vedi? Questo mi ha dato l'ispirazione per il mio libro ''Babel'''.
Quando Borel e Couperus erano seduti insieme nella stanza di Couperus, sul fiume Hoge Wal, il manoscritto de '''I comici''', appena completato, giaceva davanti a loro, Couperus osservò: 'Questo è un libro che non ho scritto solo perché devo farlo, perché è il mio mestiere scrivere libri. Questo non è un libro che devo vendere. Ho scritto questo libro solo per amore dell'argomento e lo adoro davvero. E, soprattutto, credo nei miei libri'. Borel, in seguito ha detto: 'Più tardi mi ha inviato una copia di '''Dio e gli dei''', che ha poi tenuto come suo libro preferito'. Una volta in piazza passò una fioraia magra e patetica, e quando Borel disse di sentirsi così dispiaciuto per questa ragazza, Couperus rispose: 'E noi che facciamo, Borel? Vendiamo fiori anche noi? Che cosa cambia tra i nostri libri e gli altri articoli. Non è anche la nostra professione?'. Durante il loro ultimo incontro, quando Couperus era appena tornato dal suo viaggio in Giappone, disse a Borel: 'Vedi, credo di averti detto che sono la reincarnazione di un Romano, ma dopo quello che ho visto, mi sento Legno Che Arde. Sono solo Hagenaar, ho cantato solo Hagenaar. <sup>[20]</sup>
'''Boeken'''[bewerken]
''Een droom(Il sogno)'', Omslag door Jan Toorop
''Het jongetje(Il ragazzo)'', omslag door Johan Thorn Prikker
[[File:Anna Sipkema H. Borel.jpg|miniatura|De leugen der eer. H.Borel (1903).]]
''De leugen der eer'', omslag door Anna Sipkema
· 1895. ''Wijsheid en Schoonheid uit China'' (waarin opgenomen "Wu Wei") (Saggezza e Bellezza della Cina, include il Wu Wei)
· 1896, 1898, 1931. ''De Chinese filosofie, toegelicht voor niet-sinologen. (La Filosofia Cinese spiegata ai non-sinologi)''
1896. I. ''Kh'oeng Foe Tsz'.'' (Confucius)
1898. II. ''Lao Tsz'.''
1931. III. ''Mêng Tsz'. (Mencius), China's volkstribuun.''
· 1897. ''Kwan Yin, een boek van de goden en van de hel.(Un libro sul bene ed il male)''
· 1898. ''Het jongetje(Il ragazzo)'',
· 1898. ''Studiën (Studi)''
· 1899. ''Een droom (Il sogno)''
· 1900. ''De Chinese kwestie (Gli Affari Cinesi)''
· 1900. 'De Chinezen in Nederlands-Indië (I Cinesi nelle Indie Orientali Olandesi)
· 1900. ''Het zusje (La sorella)''
· 1900. ''Opstellen (Creare)''
· 1901. ''De laatste incarnatie (L'ultima incarnazione)''
· 1901. ''Het recht der liefde, een studie uit het Indische leven'' (''Le Leggi dell'amore, uno studio sulla vita indiana)''
· 1901. ''Van de Engelen (Gli Angeli)''
· 1901. ''Het vlindertje (La farfalla)''
· 1902. ''Leliane, een modern sprookje (Lilian,Una favola moderna)''
· 1902. ''Levenshonger, een studie ((Fame di vita, un saggio)''
· 1902. ''Marie Madeleine, de drie nachten'', liefdesliederen uit het Duits vertaald door Henri Borel (Le 3 Notti, canzone tradotte dal Tedesco)
· 1903. ''De leugen der eer (La menzogna dell'onore)''
· 1904. ''De stille stad (La città silenziosa)''
· 1904. ''Leliënstad (La città di Lily)''
· 1905. ''Wijsheid en schoonheid uit Indië (Saggezza e Bellezza delle Indie)''
· 1906. ''Chinese kunst'' - naar aanleiding van de tentoonstelling gehouden te Batavia door de Nederlands-Indische kunstkring (Arte Cinese –sulla mostra a Batavia, del Circolo Indiano-Olandese)
· 1906. ''Opstellen'' - tweede bundel (La Preparazione –secondo stadio)
· 1906. ''Van Batavia naar Rotterdam, reisgids van de Rotterdamse Lloyd''
· 1910. ''De Christelijke zending, serie Pro en Contra (La Missione Cristiana, elenco dei pro e contro)''
· 1910. ''Het daghet in den Oosten'' (SI levò in Oriente)
· 1911. ''De godsdienst van het oude China'' - serie grote godsdiensten (Le Religioni dell'Antica Cina-raccolta Grandi Religioni)
· 1913. ''Chinese verenigingen (La Società Cinese)''
· 1913. ''De Chinese beweging in Nederlands-Indië (La gestione cinese nelle Indie olandesi)''
· 1913. ''De Chinese republiek'' - lezing gehouden voor de Chinese vereniging Chung Hwa Hwui te Amsterdam (La Repubblica Cinese – discorso per l'Associazione Cinese Chung Hwa Hwui ad Amsterdam)
· 1913. ''Een werkkring in Indië, serie Pro en Contra'' [met probijdrage van Isaäc Pierre Constant Graafland]
· 1916. ''De geest van China(Il Fantasma della Cina)''
· 1918-1922. ''Het karnen van de oceaan des tijds'' - Uit het Sanskriet-manuscript in het Engels vertaald door F.W. Bain. Uit het Engels vertaald en toegelicht door Henri Borel, 7 delen (Incarnando l'oceano del tempo - Traduzione dal manoscritto sanscrito di F.W. Bain. Tradotto dall'inglese e spiegato da Henri Borel, 7 volumi)
· 1920. ''Reisbrieven over China en Indië'' (in de Haagse krant het Vaderland) (Lettere di viaggio – in Cina e nelle Indie –pubblicate sul quotidiano Vaderland, L'aia)
· 1922. ''Het Schoone Eiland. Een tweede boek van wijsheid en schoonheid uit China (L'isola bella –un second libro sulla saggezza e la bellezza in Cina)''
· 1922. ''Duizend en één nacht. Arabische vertellingen'' - complete uitgave bewerkt door Henri Borel (Le Mille e una notte. Storie arabe - edizione completa a cura di Henri Borel)
· 1923. ''Karma en andere verhalen'' (korte verhalen) (Il Karma -e altri racconti)
· 1924. ''Zee-reisbrieven, reis met de Insulinde (Lettere di viaggio-Sui viaggi in mare –per le isole dell'Oceano Indiano)''
· 1925. ''Van Batavia tot Rotterdam (reis met het S.S. Sindoro (Rotterdamsche Lloyd)'' (''Da Batavia a Rotterdam, guida turistica del Rotterdam Lloyd)''
· 1925. ''Casanova, liefdesavonturen'' - naar de oorspronkelijke uitgave bewerkt en van een inleiding voorzien door Henri Borel (Le avventure amorose di Casanova -adattamento all'edizione originale, con un'introduzione di Henri Borel)
· 1926. ''Restif de la Bretonne, de liefdesavonturen van Mr. Nicolas of het menselijk hart ontsluimerd'' - geheel opnieuw bewerkt naar de oorspronkelijke uitgave onder toezicht en met een inleiding van Henri Borel (Restif de la Bretonne 'Le avventure amorose di Mr Nicolas – L'ottundimento del cuore umano – adattamento con introduzione di H.Borel)
· 1927. ''Over de moderne dansen (Sulla danza moderna)''
· 1927. ''Van leven en dood (La vita e la morte)''
· 1929. ''Cheng Teheng'' - voorwoord van Paul Valéry, vertaald door Henri Borel(Cheng Thehng, introduzione di Paul Valéry, traduzione di Henri Borel
· 1932. ''Vlindertje'' - Henri Borel en Jaap van der Poll, toneelstuk in 4 bedrijven (La farfalla,H.Borel e J vad der Poll,
· 1933. ''Welteroberung durch Heldenliebe'' - door Frederik van Eeden, vertaald door en met een inleiding van Henri Borel
· 1934. ''Het speelgoed van de kleine Theresia (I giocattoli della piccolo Theresia)''
'''''Altro'''''
''1897. J. Thorn Prikker. Brieven van Johan Thorn Prikker, met een voorwoord van Henri Borel. Amsterdam : W. Versluys. (Lettere di Johan Thorn Prikker, con prefazione di Henri Borel. Amsterdam)''
''1925. G. Casanova. Liefdesavonturen. Naar de oorspronkelijke uitgave bewerkt en van een inleiding voorzien door Henri Borel. J. Philip Kruseman. Den Haag. (Le avventure di G. Casanova. Adattamento dall'edizione originale, con un'introduzione di Henri Borel. J. Philip Kruseman. L'Aia)''
''Borel schreef verder vele artikelen in diverse tijdschriften, waaronder Weekblad voor Indië.''
''Borel ha anche scritto molti articoli su varie riviste, tra cui Weekblad voor Indië.''
'''''Su Borel'''''
''Audrey Heijns: Tradurre la Cina: Henri Borel (1869-1933).Tesi, Università di Leiden, 2016. Versione digitale''
'''Bronnen, noten en/of referenties'''
1. ↑ Gegevens afkomstig van het gemeentearchief Den Haag
2. ↑ Overlijdensadvertentie, waarin Anna Maria Huffstad genoemd wordt.
3. ↑ Lees het verhaal Wu Wei online in drie delen: Tao, kunst en liefde
4. ↑ in 1926 verscheen een nieuwe vertaling bij John Murray onder de titel ''The Rhythm of life'' in de serie ''The wisdom of the East''.
5. ↑ Omhoog naar:'''''<sup>a</sup>''''' '''''<sup>b</sup>''''' '''''<sup>c</sup>''''' '''''<sup>d</sup>''''' '''''<sup>e</sup>''''' '''''<sup>f</sup>''''' '''''<sup>g</sup>''''' ''Op zijn zestigste verjaardag'', Algemeen Handelsblad, 23 november 1929 (avondeditie)
6. ↑ ''Henri Borel, zijn loopbaan in Indië.'' Algemeen Handelsblad, 31 augustus 1933
7. ↑ ''Rond het overlijden van Henri Borel.'' De Tijd, 2 september 1933
8. ↑ ''Henri Borel. Op zijn sterfbed overgegaan tot het katholicisme.'' Algemeen Handelsblad, 1 september 1933
9. ↑ ''De overgang van Henri Borel naar het katholicisme.'' Hepkema's Courant, 4 september 1933
10. ↑ ''Henri Borel is "overgegaan", door Wouter Lutkie in Nieuwe Tilburgse Courant, 5 september 1933''
11. ↑ ''Ter aardebestelling Henri Borel.'' Nieuwsblad van het Noorden (05-09-1933)
12. ↑ ''Betuigingen van deelneming.'' Het Vaderland, 4 september 1933
13. ↑ ''Mevrouw Borel katholiek. Haar overleden echtgenoot in zijn geloof gevolgd.'' Nieuwe Tilburgse Courant, 9 december 1933
14. ↑ ''Henri Borel en onze koloniale letterkunde.'' Het Vaderland, 16 september 1933
15. ↑ Omhoog naar:'''''<sup>a</sup>''''' '''''<sup>b</sup>''''' ''Henri Borel 60 jaar.'' Het Vaderland, 24 november 1829
16. ↑ Bert Sliggers: 'Henri Borel, een wolf in schaapskleren'. In: ''Zacht Lawijd'', jrg. 15, nr. 4, december 2016
17. ↑ ''Louis Couperus. Bibliographie''. 's-Gravenhage, Dijkhoffz, 1923; erbij verscheen een prijslijst waarin vele tentoongestelde werken werden aangeboden. Het citaat wordt ook aangehaald in: José Buschman, 'Louis Couperus en Henri Borel. Impressie van een vriendschap', in: ''Vlaanderen'', juni 2003.
18. ↑ Ook hierbij verscheen dezelfde "bibliographie" als in Den Haag, maar met een aangepaste titel op het omslag; eenzelfde prijslijst, met aangepast impressum voor de Arnhemse boekhandel op de voorzijde en het drukkersmerk van de boekhandel-uitgeverij op de achterzijde.
19. ↑ Bij deze tentoonstelling werd een "Supplement"-katern gedrukt bij de door Borel ingeleide bibliografie uit 1923, waarin de na 1923 verschenen werken werden opgenomen.
20. ↑ Henri Borel. 'Herinneringen aan Louis Couperus, naar aanleiding van de Couperus Tentoonstelling', in: ''Het Vaderland'', 18 juni 1933
21. ↑ De eerste vertaling van de Daodejing in het Nederlands uit het Chinees, opnieuw uitgegeven door Rozekruis Pers in modern Nederlands in 2017, <nowiki>ISBN 978-90-673-2458-8</nowiki>
22. ↑ Er verscheen een vertaling in het Engels van dit boek bij Fischer Unwin te Londen. Borel kreeg van de Amerikaanse gezant te Peking, Wharfield Barker, een brief vol instemming met de inhoud van het boek.
· 1933. ''Bibliografie van Henri Borel.'' Het Vaderland. 31 augustus 1933.
· 1973. E. Kunne-Ibsch. ''Der Wille zum schönen Leben'' in: Neophilologus 57 (1973) 3, p. 317-329. Oosthoek. WP-lexicon.
· 1980. J.M. Joosten (ed.). ''De brieven van Johan Thorn Prikker aan Henri Borel en anderen 1892-1904''
· Biografieën, werken en teksten bij de Digitale Bibliotheek voor de Nederlandse Letteren (dbnl)
· Actuele berichten over Borel rond 1900.nl
nome completo '''Henri Jean François Borel''' (Dordrecht, 23 novembre 1869 - L'Aia, 31 agosto 1933) è stato uno scrittore e giornalista olandese.
[[File:Borel, Henri-2.jpg|miniatura|Henri Borel (1869-1933)]]
'''Contenuto'''
1 Famiglia
2 Carriera
2.1 Carriera nelle Indie Orientali
2.2 Carriera nei Paesi Bassi
2.3 Malattia e morte
3 Riflessioni
3.1 Sul lavoro e la vita
3.2 Borel riguardo ai suoi libri
3.3 Borel e Louis Couperus
4 Bibliografia
4.1 Libri
4.2 Altro
5 Informazioni su Borel
'''Famiglia'''
Borel era figlio del Generale-Maggiore della Royal Military Academy, e in seguito Governatore George Frederik Willem Borel, e di Suzanna Elisabeth Marcella. Sua madre era una discendente della famiglia Marcella e nipote del Generale Bernardus Johannes Cornelis Dibbets. Aveva un fratello minore, Eduard Arnold, morto all'età di quasi 16 anni e una sorella maggiore, Julie Desirée Borel (1867-1933), sposata con il RA. Eduard Ludwig Martin Kühr, funzionario delle Indie orientali olandesi. Un cugino, il figlio di uno zio di Borel, Harry Hubert Borel, era George Borel, Sottotenente di Vascello della Marina Militare, che morì nel disastro di Adder. Un altro cugino, figlio di suo zio Henri Ferdinand Borel, fu il Tenente Generale Jean Henri Borel.
Borel si sposò tre volte: la prima, l'8 giugno 1892 con Maria Christin Haar, figlia di Franciscus Egbertus Haar, maestro di musica e Anna Maria De Jong; la seconda volta il 10 dicembre 1902 con Helena Maria de Hartog, figlia di Henri de Hartog, commerciante di tabacco e Carolina Manson,<sup>[1]</sup> e la terza volta con Anna Maria Huffstad.<sup>[2]</sup> Suo figlio, l'attore Louis Borel, era nato dal suo matrimonio con Helena Maria de Hartog. Dal suo primo matrimonio ebbe un'altra figlia e un figlio, Wilhelmina Suzanna e Paul Frederik Borel e dal suo terzo matrimonio un'altra figlia, Machteld Irmgard Borel.
'''Carriera'''
[[File:Foto van Henri Borel en Bas Veth in Macassar, 1897.jpg|miniatura|Photograph showing Henri Borel and Bas Veth (left) in Macassar (Makassar), 1897 at home in the garden of Borel.]]
'''Carriera nelle Indie Orientali (odierna Indonesia)'''
Borel frequentò l'Istituto Superiore H.B.S. a L'Aia, Goes e Roermond, sostenendo un esame per diventare interprete in Lingua Cinese, e proseguì nello studio della lingua presso l'Università di Leida, con, tra gli altri, il Professor Schlegel. Nel 1892 partì per la Cina, dove continuò a studiare il Cinese sull'isola di Ku Lang Su; durante questo periodo scoppiò la guerra sino-giapponese (1894) e Borel scrisse in seguito alcune lettere al Nieuwe Rotterdamse Courant, un quotidiano di Rotterdam, come corrispondente, esponendo le proprie riflessioni sulla situazione in Cina. Fu poi nominato Interprete per gli Affari Cinesi a Makassar, Surabaya, Semarang e Pontianak e in seguito Ufficiale per gli Affari Cinesi a Tandjong Pinang. Nelle sue relazioni ha spesso riferito di abusi, corruzione e ingiustizia, provocando il malcontento delle popolazioni locali. Nel 1896 fu trasferito a Makassar, dove la situazione si ripeté. Nel 1898 fu rimpatriato definitivamente nei Paesi Bassi. Nel frattempo aveva iniziato la sua opera letteraria, il Wu Wei<sup>[3]</sup>, uno scritto di fantasia filosofica, in risposta alla filosofia di Lao Tzu. Il Saggio di Borel fu successivamente incluso nella raccolta 'Saggezza e Bellezza in Cina', e nell'opera "Tao e WuWei", di Dwight Goddard, H. Borel, tradotto da M.E.Reynolds, edita da Brentano Publishers, New YorK (1913). Il libro è stato tradotto in Tedesco (tre edizioni), Francese e Inglese (4 edizioni), e in Italiano; <sup>[4]</sup> Borel in seguito lo considerò il suo miglior lavoro, tanto da sostenere: "È il mio lavoro preferito, a tal punto che non mi importerebbe se tutte le altre pubblicazioni venissero bruciate, se solo il "Wu Wei"si salvasse."<sup>[5]</sup>
Nel 1903, Borel tornò nelle Indie Orientali, dove fu nuovamente di stanza a Tandjong Pinang, incaricato di indagare sul funzionamento delle miniere di stagno di Singkep. Si recò ad indagare personalmente e trovò situazioni ai suoi occhi alquanto spiacevoli. Il rapporto segreto che ne scrisse, non è mai stato reso pubblico. Alla fine Borel rientrò nei Paesi Bassi, in congedo per malattia. Nel 1905 ricevette ad Amsterdam, dove si era stabilito, un telegramma dal Governatore Generale J.B. Van Heutsz, che affermava che se Borel avesse voluto fare ritorno nelle Indie Orientali, sarebbe stato stanziato a Semarang. Borel considerò questo messaggio come una riabilitazione<sup>[5]</sup> e si recò per la terza volta in Indonesia. Lì si andavano affermando le imprese cinesi, i cui interessi egli cercava di rappresentare al meglio. Nel 1911 gli fu conferito il titolo di Consigliere Personale per gli Affari Cinesi. Nel 1912, in seguito alle rivolte cinesi a Surabaya, scrisse un rapporto in netta opposizione con quello del referente locale, cosa questa che lo portò ad un nuovo trasferimento.<sup>[6]</sup> Durante il periodo in cui era in nell Indie Orientali Olandesi (l'odierna Indonesia), Borel divenne amico, tra gli altri, di Karel Wijbrands e H.C. Zentgraaff, dai quali fu incoraggiato, ma che anche influenzarono negativamente la sua carriera. Wijbrands e Borel hanno condiviso un'azione spietata contro le ingiustizie e nella segnalazione di abusi e corruzione.
'''Carriera nei Paesi Bassi'''
Nel 1913 Borel tornò nei Paesi Bassi per un congedo, dopo aver subito danni alla vista a causa di un incidente, e ottenne in seguito le dimissioni dal servizio. Si stabilì quindi a L'Aia e dal 1 ° novembre 1916, iniziò a scrivere recensioni teatrali e di libri, sul giornale olandese ''Het Vaderland''. Nel suo ruolo di critico, presumeva di essere sempre imparziale, di non conoscere case privilegiate e di non permettere a considerazioni di amicizia o ostilità di compromettere il suo giudizio, ma questo lo portò ad avere numerosi nemici. Borel considerò questo spirito critico come un'eredità di suo padre, il quale nel 1878, nel grado di capitano, aveva scritto un libro critico sulla seconda spedizione ad Aceh; a questo proposito egli disse: "Posso finire rendendo omaggio alla memoria del coraggioso critico che era mio padre, e dal quale ho anche ereditato il mio grande amore e attitudine per la musica.<sup>[5]</sup> Borel fu anche amico di Frederik van Eeden, Johan Thorn Prikker e Louis Couperus. Una corrispondenza di oltre 400 lettere, scambiata con Van Eeden tra il 1889 e il 1930, è conservata presso l'Università di Amsterdam e al Museo Letterkundig.
'''Malattia e morte'''
Borel ebbe disturbi al cuore, durante gli ultimi tre anni di vita, ed in seguito difficoltà a camminare, soffriva di febbre alta ed ebbe un'infiammazione al braccio.<sup>[7]</sup> Le sue condizioni nella settimana prima della morte, erano peggiorate così tanto che ebbe un crollo. Il lunedì prima di morire fu preso da una febbre molto alta, che salì oltre i 40 gradi, il mercoledì fu riferito che era incosciente. Morì a L'Aia la notte del 31 agosto 1933. Già romanizzato in precedenza, ma successivamente rimosso, ricevette il santo battesimo e fu ammesso alla Chiesa Cattolica sul suo letto di morte. Durante i suoi ultimi momenti di vita, il sacerdote di Nuland, Wouter Lutkie, pregò insieme alla sua famiglia, la preghiera del Signore e l'Ave Maria per il convertito che è nella battaglia per la morte.<sup>[8]</sup> Il prete Wouter Lutkie in seguito scrisse in un brano del Courte di Nieuwe Tilburgse: Henri Borel e Frederik van Eeden - Il diario di Van Eeden testimonia la fedeltà instancabile e irrefrenabile di Borel. Dove gli altri lo hanno lasciato o non potevano seguirlo, Borel è rimasto fedele, almeno ben disposto. Un'amicizia fedele fino alla morte. Borel non ha respinto la grazia accettata da Van Eeden. <sup>[10]</sup> Fu sepolto nel cimitero cattolico dell'Aia. <sup>[11]</sup> Poco prima, il solenne servizio funebre si tenne nella chiesa parrocchiale O.L. Vrouw van Lourdes a Parklaan a L'Aia. Dopo la morte di Borel, la redazione del giornale Het Vaderland ricevette numerose partecipazioni, tra cui l'attore Alexander Moisi, che ha scritto: 'Nel mio cuore vive il mio amico Borel', l'attrice Tilla Durieux, che ha dichiarato: 'L'Aia è impensabile senza Henri Borel', e da Marie Kalff Lenormand, che ha commentato: 'Nessuno tra i critici olandesi era così ben informato del Teatro e della Letteratura francese <sup>[12].</sup>
La moglie, dopo la sua morte ricevette il santo battesimo e la prima Santa Comunione nella cappella della pensione di Gerusalemme a Venray. <sup>[13]</sup> Questo perché voleva unirsi alla stessa fede di suo marito e sua figlia. Borel fu anche ufficiale dell'Ordine cavalleresco del Dragone di Annam.
'''Riflessioni'''
'''Sul lavoro e la vita'''
Borel, in seguito definì i suoi romanzi ''Het zusje'' (''La sorella)'', ''Het vlindertje (La farfalla)'', ''De leugen der eer'' (''La menzogna dell'onore)''', ''Het recht der liefde'' (''Le leggi dell'amore),'' ''Levenshonger (Fame di vita)'', e '''Liliane e Leliënstad''', dei romanzi a contratto. Scrisse questi libri mentre era in congedo nei Paesi Bassi e fu contrattualmente obbligato a consegnare due romanzi all'anno al suo editore. <sup>[5]</sup> Disse che non era interessato agli apprezzamenti e si autodefinì un " ''isolé'' " che fortunatamente era completamente al di fuori della cerchia dei celebri letterati: perché, disse, 'Odio la Letteratura che è solo Letteratura.' <sup>[5]</sup> Era un grande appassionato di Musica, in particolare la musica di Johann Sebastian Bach e disse di sentirsi molto più portato per la Musica che per la Letteratura. Ha così espresso il suo amore per Bach: 'Man mano che invecchi, non puoi interpretare Chopin, Schumann, Schubert e nemmeno Beethoven, il più grande. Ma poi suoni a Bach perché è al di là di tutto, e si è lasciato tutto alle spalle ed è risorto dal profondo di ogni aspetto dell'umano, nell'armonia divina delle sfere celesti. <sup>[14]</sup>
Borel aborriva ''l'art pour l'art'' e riteneva che l'arte dovesse manifestare una certa dose di devozione religiosa, una resa totale dell'impersonale ed un fattore culturale. Odiava gli studiosi letterari senza una cultura generale.<sup>[5]</sup> Degli anni Ottanta considerava Frederik van Eeden la più grande figura, soprattutto per la sua grande rilevanza sociale: "Van Eeden, a differenza di altri contemporanei, non si è sempre concentrato sul proprio personale benessere, ma ha dato molto anche nella sfera sociale."<sup>[5]</sup> Borel riferì riguardo allo studio della sinologia, che era stata la più grande delusione della sua vita e che, dopo essere tornato dall'India, non era più stato in grado di dedicarsi ad esso, ma che sarebbe stato il vero compimento della sua vita. Ciò che fece in seguito fu sincero, ma non lo vide come la sua destinazione.<sup>[15] </sup>Lo studioso e filosofo cinese Dr. Lim Boen Keng (allora segretario del Dr. Sun Yat-sen) ha scritto del Wu Wei: 'Il tuo Wu Wei è stato una consolazione per me durante un periodo di relax e difficoltà.' <sup>[15]</sup>
Borel aveva due lati in termini morali. Da un lato, ha regolarmente avversato i passaggi pornografici nella Letteratura Olandese nei suoi articoli sull'''Het Vaderland''. D'altra parte, egli stesso ha tradotto le ''Avventure d'Amore'' di Casanova e ha scritto con gli pseudonimi Jean de Blois ed Etienne Labas almeno 20 romanzi "realistici" come ''Il Club Dei Crudeli Maestri'' e ''Il bordello di Madame Mathilde.'' <sup>[16]</sup>
<sup>[5]</sup> "'''l'art pour l'art'''", è un comune motto francese degli inizi del 19° sec., e sta ad indicare una corrente di pensiero secondo la quale il valore intrinseco dell'arte, e la sola vera 'Arte', si distacca da ogni didattica, morale, o funzione utilitaristica
'''Borel riguardo ai suoi libri'''
Del suo libro ''Het jongetje'' (''Il ragazzo,'' 1899) Borel disse che non avrebbe cambiato una parola in proposito. Sebbene all'epoca il libro fosse considerato "debole" e "sentimentale", Borel non lo trovò affatto, ed anche lo aveva molto a cuore, tanto che disse che il mondo di un ragazzo di 15-16 anni, devi conoscerlo, per sentirlo. A proposito di Een droom (Un Sogno, di Tosari) ha detto di essere dispiaciuto di non aver mantenuto il libro inalterato, come considerazione poetica del paese montano di Tosari, ma di aver intrecciato un romanzo d'amore. Disse che Couperus aveva amato molto questo libro e aveva scritto che il libro sarebbe esistito finché esisteva la Letteratura Olandese, cosa che Borel trovò esagerata.
Borel era molto soddisfatto di ''Het dag'het in den Oosten'' (Si levò Oriente,1910); riteneva di aver giustamente predetto la rivoluzione cinese.
Egli stesso amava la maggior parte dei suoi libri, ''De laatste incarnatie'' (L'ultima Incarnazione), ''Het schone eiland'' (L'Isola Bella), di alcuni (non tutti) frammenti dal Karma e la maggior parte dei brani della raccolta ''Leven en dood'' (La vita e la morte).
A Borel piaceva molto la novella ''De oude kip'' (La gallina vecchia), pubblicata in una ristampa di ''De Laatste incarnatie''.
'''Borel e Louis Couperus'''
Nell'Ottobre e nel Novembre del1923, a cura del libraio Dijkhoffz, fu esposta nelle sale d'arte una mostra sullo [[scrittore]] e [[poeta]] [[Regno dei Paesi Bassi|olandese]] Louis Couperus, intitolata "Arti". È stato anche pubblicato un catalogo, sotto forma di "Bibliografia" -con Introduzione di Henri Borel. Egli scrisse tra l'altro:
"Ciò che ammiro di più in Couperus, non sono tanto le sue opere in quanto mera Letteratura, ma l'atteggiamento dell'autore che sento dietro di esse. In un certo qual modo esso era conforme alla precisione distinta del proprio abbigliamento (per ogni persona, se uno vi presta attenzione, c'è qualcosa nel modo di vestirsi, che è legato al suo personaggio), poiché le sue caratteristiche principali sono raffinatezza, eleganza, una paura mortale della banalità e del brutto della quotidianità, che egli rifuggiva (e questo gli si leggeva anche in faccia), che celava un desiderio di bellezza e magnificenza." <sup>[17]</sup>
In Dicembre questa stessa mostra si è tenuta anche ad Arnhem, nelle librerie Hijman, Stenfert Kroese e Van der Zande. <sup>[18]</sup>
In occasione della grande mostra su Louis Couperus,<sup>[19]</sup> che si tenne in onore del settantesimo compleanno dello scrittore, Borel scrisse: 'il giorno in cui compì 70 anni, hanno posto una bella corona sulla tomba di Couperus e il presidente dell'Accademia Louis Couperus ha tenuto un discorso. Non mi piacciono queste associazioni "in onore di ...", in cui, dopo la morte di uno scrittore, che è stato lasciato troppo solo durante la sua vita, ne spuntano all'improvviso i sostenitori, e quindi non sono diventato membro di nessuna di queste'. Secondo Borel, Couperus era uno dei pochissimi aristocratici tra gli scrittori. Si vedevano solo di rado, ma erano rimasti buoni amici. In una lettera a Couperus, Borel aveva espresso il proprio rammarico per il fatto di essersi incontrati così raramente. Couperus una volta chiese a Borel di portarlo a fare una passeggiata in città, a L'Aia, ma invece di bere un tè o un cocktail in qualche posto, Couperus guidò Borel attraverso i quartieri popolari della città. In questa occasione, Couperus disse: 'Detesto la civiltà, ma amo la gente'. Quando Borel e Couperus attraversarono insieme Nizza, Couperus si fermò improvvisamente davanti ad un grande edificio in costruzione, al cui ingresso c'erano grandi pietre di basalto e granito e disse: 'Lo vedi? Questo mi ha dato l'ispirazione per il mio libro ''Babel'''.
Quando Borel e Couperus erano seduti insieme nella stanza di Couperus, sul fiume Hoge Wal, il manoscritto de '''I comici''', appena completato, giaceva davanti a loro, Couperus osservò: 'Questo è un libro che non ho scritto solo perché devo farlo, perché è il mio mestiere scrivere libri. Questo non è un libro che devo vendere. Ho scritto questo libro solo per amore dell'argomento e lo adoro davvero. E, soprattutto, credo nei miei libri'. Borel, in seguito ha detto: 'Più tardi mi ha inviato una copia di '''Dio e gli dei''', che ha poi tenuto come suo libro preferito'. Una volta in piazza passò una fioraia magra e patetica, e quando Borel disse di sentirsi così dispiaciuto per questa ragazza, Couperus rispose: 'E noi che facciamo, Borel? Vendiamo fiori anche noi? Che cosa cambia tra i nostri libri e gli altri articoli. Non è anche la nostra professione?'. Durante il loro ultimo incontro, quando Couperus era appena tornato dal suo viaggio in Giappone, disse a Borel: 'Vedi, credo di averti detto che sono la reincarnazione di un Romano, ma dopo quello che ho visto, mi sento Legno Che Arde. Sono solo Hagenaar, ho cantato solo Hagenaar. <sup>[20]</sup>
'''Boeken'''[bewerken]
''Een droom(Il sogno)'', Omslag door Jan Toorop
''Het jongetje(Il ragazzo)'', omslag door Johan Thorn Prikker
[[File:Anna Sipkema H. Borel.jpg|miniatura|De leugen der eer. H.Borel (1903).]]
''De leugen der eer'', omslag door Anna Sipkema
· 1895. ''Wijsheid en Schoonheid uit China'' (waarin opgenomen "Wu Wei") (Saggezza e Bellezza della Cina, include il Wu Wei)
· 1896, 1898, 1931. ''De Chinese filosofie, toegelicht voor niet-sinologen. (La Filosofia Cinese spiegata ai non-sinologi)''
1896. I. ''Kh'oeng Foe Tsz'.'' (Confucius)
1898. II. ''Lao Tsz'.''
1931. III. ''Mêng Tsz'. (Mencius), China's volkstribuun.''
· 1897. ''Kwan Yin, een boek van de goden en van de hel.(Un libro sul bene ed il male)''
· 1898. ''Het jongetje(Il ragazzo)'',
· 1898. ''Studiën (Studi)''
· 1899. ''Een droom (Il sogno)''
· 1900. ''De Chinese kwestie (Gli Affari Cinesi)''
· 1900. 'De Chinezen in Nederlands-Indië (I Cinesi nelle Indie Orientali Olandesi)
· 1900. ''Het zusje (La sorella)''
· 1900. ''Opstellen (Creare)''
· 1901. ''De laatste incarnatie (L'ultima incarnazione)''
· 1901. ''Het recht der liefde, een studie uit het Indische leven'' (''Le Leggi dell'amore, uno studio sulla vita indiana)''
· 1901. ''Van de Engelen (Gli Angeli)''
· 1901. ''Het vlindertje (La farfalla)''
· 1902. ''Leliane, een modern sprookje (Lilian,Una favola moderna)''
· 1902. ''Levenshonger, een studie ((Fame di vita, un saggio)''
· 1902. ''Marie Madeleine, de drie nachten'', liefdesliederen uit het Duits vertaald door Henri Borel (Le 3 Notti, canzone tradotte dal Tedesco)
· 1903. ''De leugen der eer (La menzogna dell'onore)''
· 1904. ''De stille stad (La città silenziosa)''
· 1904. ''Leliënstad (La città di Lily)''
· 1905. ''Wijsheid en schoonheid uit Indië (Saggezza e Bellezza delle Indie)''
· 1906. ''Chinese kunst'' - naar aanleiding van de tentoonstelling gehouden te Batavia door de Nederlands-Indische kunstkring (Arte Cinese –sulla mostra a Batavia, del Circolo Indiano-Olandese)
· 1906. ''Opstellen'' - tweede bundel (La Preparazione –secondo stadio)
· 1906. ''Van Batavia naar Rotterdam, reisgids van de Rotterdamse Lloyd''
· 1910. ''De Christelijke zending, serie Pro en Contra (La Missione Cristiana, elenco dei pro e contro)''
· 1910. ''Het daghet in den Oosten'' (SI levò in Oriente)
· 1911. ''De godsdienst van het oude China'' - serie grote godsdiensten (Le Religioni dell'Antica Cina-raccolta Grandi Religioni)
· 1913. ''Chinese verenigingen (La Società Cinese)''
· 1913. ''De Chinese beweging in Nederlands-Indië (La gestione cinese nelle Indie olandesi)''
· 1913. ''De Chinese republiek'' - lezing gehouden voor de Chinese vereniging Chung Hwa Hwui te Amsterdam (La Repubblica Cinese – discorso per l'Associazione Cinese Chung Hwa Hwui ad Amsterdam)
· 1913. ''Een werkkring in Indië, serie Pro en Contra'' [met probijdrage van Isaäc Pierre Constant Graafland]
· 1916. ''De geest van China(Il Fantasma della Cina)''
· 1918-1922. ''Het karnen van de oceaan des tijds'' - Uit het Sanskriet-manuscript in het Engels vertaald door F.W. Bain. Uit het Engels vertaald en toegelicht door Henri Borel, 7 delen (Incarnando l'oceano del tempo - Traduzione dal manoscritto sanscrito di F.W. Bain. Tradotto dall'inglese e spiegato da Henri Borel, 7 volumi)
· 1920. ''Reisbrieven over China en Indië'' (in de Haagse krant het Vaderland) (Lettere di viaggio – in Cina e nelle Indie –pubblicate sul quotidiano Vaderland, L'aia)
· 1922. ''Het Schoone Eiland. Een tweede boek van wijsheid en schoonheid uit China (L'isola bella –un second libro sulla saggezza e la bellezza in Cina)''
· 1922. ''Duizend en één nacht. Arabische vertellingen'' - complete uitgave bewerkt door Henri Borel (Le Mille e una notte. Storie arabe - edizione completa a cura di Henri Borel)
· 1923. ''Karma en andere verhalen'' (korte verhalen) (Il Karma -e altri racconti)
· 1924. ''Zee-reisbrieven, reis met de Insulinde (Lettere di viaggio-Sui viaggi in mare –per le isole dell'Oceano Indiano)''
· 1925. ''Van Batavia tot Rotterdam (reis met het S.S. Sindoro (Rotterdamsche Lloyd)'' (''Da Batavia a Rotterdam, guida turistica del Rotterdam Lloyd)''
· 1925. ''Casanova, liefdesavonturen'' - naar de oorspronkelijke uitgave bewerkt en van een inleiding voorzien door Henri Borel (Le avventure amorose di Casanova -adattamento all'edizione originale, con un'introduzione di Henri Borel)
· 1926. ''Restif de la Bretonne, de liefdesavonturen van Mr. Nicolas of het menselijk hart ontsluimerd'' - geheel opnieuw bewerkt naar de oorspronkelijke uitgave onder toezicht en met een inleiding van Henri Borel (Restif de la Bretonne 'Le avventure amorose di Mr Nicolas – L'ottundimento del cuore umano – adattamento con introduzione di H.Borel)
· 1927. ''Over de moderne dansen (Sulla danza moderna)''
· 1927. ''Van leven en dood (La vita e la morte)''
· 1929. ''Cheng Teheng'' - voorwoord van Paul Valéry, vertaald door Henri Borel(Cheng Thehng, introduzione di Paul Valéry, traduzione di Henri Borel
· 1932. ''Vlindertje'' - Henri Borel en Jaap van der Poll, toneelstuk in 4 bedrijven (La farfalla,H.Borel e J vad der Poll,
· 1933. ''Welteroberung durch Heldenliebe'' - door Frederik van Eeden, vertaald door en met een inleiding van Henri Borel
· 1934. ''Het speelgoed van de kleine Theresia (I giocattoli della piccolo Theresia)''
'''''Altro'''''
''1897. J. Thorn Prikker. Brieven van Johan Thorn Prikker, met een voorwoord van Henri Borel. Amsterdam : W. Versluys. (Lettere di Johan Thorn Prikker, con prefazione di Henri Borel. Amsterdam)''
''1925. G. Casanova. Liefdesavonturen. Naar de oorspronkelijke uitgave bewerkt en van een inleiding voorzien door Henri Borel. J. Philip Kruseman. Den Haag. (Le avventure di G. Casanova. Adattamento dall'edizione originale, con un'introduzione di Henri Borel. J. Philip Kruseman. L'Aia)''
''Borel schreef verder vele artikelen in diverse tijdschriften, waaronder Weekblad voor Indië.''
''Borel ha anche scritto molti articoli su varie riviste, tra cui Weekblad voor Indië.''
'''''Su Borel'''''
''Audrey Heijns: Tradurre la Cina: Henri Borel (1869-1933).Tesi, Università di Leiden, 2016. Versione digitale''
'''Bronnen, noten en/of referenties'''
1. ↑ Gegevens afkomstig van het gemeentearchief Den Haag
2. ↑ Overlijdensadvertentie, waarin Anna Maria Huffstad genoemd wordt.
3. ↑ Lees het verhaal Wu Wei online in drie delen: Tao, kunst en liefde
4. ↑ in 1926 verscheen een nieuwe vertaling bij John Murray onder de titel ''The Rhythm of life'' in de serie ''The wisdom of the East''.
5. ↑ Omhoog naar:'''''<sup>a</sup>''''' '''''<sup>b</sup>''''' '''''<sup>c</sup>''''' '''''<sup>d</sup>''''' '''''<sup>e</sup>''''' '''''<sup>f</sup>''''' '''''<sup>g</sup>''''' ''Op zijn zestigste verjaardag'', Algemeen Handelsblad, 23 november 1929 (avondeditie)
6. ↑ ''Henri Borel, zijn loopbaan in Indië.'' Algemeen Handelsblad, 31 augustus 1933
7. ↑ ''Rond het overlijden van Henri Borel.'' De Tijd, 2 september 1933
8. ↑ ''Henri Borel. Op zijn sterfbed overgegaan tot het katholicisme.'' Algemeen Handelsblad, 1 september 1933
9. ↑ ''De overgang van Henri Borel naar het katholicisme.'' Hepkema's Courant, 4 september 1933
10. ↑ ''Henri Borel is "overgegaan", door Wouter Lutkie in Nieuwe Tilburgse Courant, 5 september 1933''
11. ↑ ''Ter aardebestelling Henri Borel.'' Nieuwsblad van het Noorden (05-09-1933)
12. ↑ ''Betuigingen van deelneming.'' Het Vaderland, 4 september 1933
13. ↑ ''Mevrouw Borel katholiek. Haar overleden echtgenoot in zijn geloof gevolgd.'' Nieuwe Tilburgse Courant, 9 december 1933
14. ↑ ''Henri Borel en onze koloniale letterkunde.'' Het Vaderland, 16 september 1933
15. ↑ Omhoog naar:'''''<sup>a</sup>''''' '''''<sup>b</sup>''''' ''Henri Borel 60 jaar.'' Het Vaderland, 24 november 1829
16. ↑ Bert Sliggers: 'Henri Borel, een wolf in schaapskleren'. In: ''Zacht Lawijd'', jrg. 15, nr. 4, december 2016
17. ↑ ''Louis Couperus. Bibliographie''. 's-Gravenhage, Dijkhoffz, 1923; erbij verscheen een prijslijst waarin vele tentoongestelde werken werden aangeboden. Het citaat wordt ook aangehaald in: José Buschman, 'Louis Couperus en Henri Borel. Impressie van een vriendschap', in: ''Vlaanderen'', juni 2003.
18. ↑ Ook hierbij verscheen dezelfde "bibliographie" als in Den Haag, maar met een aangepaste titel op het omslag; eenzelfde prijslijst, met aangepast impressum voor de Arnhemse boekhandel op de voorzijde en het drukkersmerk van de boekhandel-uitgeverij op de achterzijde.
19. ↑ Bij deze tentoonstelling werd een "Supplement"-katern gedrukt bij de door Borel ingeleide bibliografie uit 1923, waarin de na 1923 verschenen werken werden opgenomen.
20. ↑ Henri Borel. 'Herinneringen aan Louis Couperus, naar aanleiding van de Couperus Tentoonstelling', in: ''Het Vaderland'', 18 juni 1933
21. ↑ De eerste vertaling van de Daodejing in het Nederlands uit het Chinees, opnieuw uitgegeven door Rozekruis Pers in modern Nederlands in 2017, <nowiki>ISBN 978-90-673-2458-8</nowiki>
22. ↑ Er verscheen een vertaling in het Engels van dit boek bij Fischer Unwin te Londen. Borel kreeg van de Amerikaanse gezant te Peking, Wharfield Barker, een brief vol instemming met de inhoud van het boek.
· 1933. ''Bibliografie van Henri Borel.'' Het Vaderland. 31 augustus 1933.
· 1973. E. Kunne-Ibsch. ''Der Wille zum schönen Leben'' in: Neophilologus 57 (1973) 3, p. 317-329. Oosthoek. WP-lexicon.
· 1980. J.M. Joosten (ed.). ''De brieven van Johan Thorn Prikker aan Henri Borel en anderen 1892-1904''
· Biografieën, werken en teksten bij de Digitale Bibliotheek voor de Nederlandse Letteren (dbnl)
· Actuele berichten over Borel rond 1900.nl
https://ift.tt/2q8Jch5