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Cappellano Segreto
DavideB1870:
I Prelati della [[Corte_pontificia|Corte Pontificia]] si distinguevano in Prelati di mantellone e Prelati di mantelletta. Prelati di mantellone erano i [[Cameriere_pontificio|Camerieri Segreti]] e [[Cameriere_pontificio|d'Onore]] e i Cappellani Segreti e d'Onore di Sua Santità. Indossavano un abito in tutto paonazzo con una mantella munita di maniche e lunga fino ai piedi, detta mantellone<ref>Cf. J. A. Nainfa, ''Costume of Prelates of the Catholic Church. According to roman etiquette'', John Murphy Company, Baltimore-Maryland 1926, pp. 67-70.</ref>. Essi, nelle funzioni papali o in speciali missioni pontificie, potevano indossare la cappa rossa. Il titolo di Cappellano Segreto, risalente al pontificato di [[Papa_Paolo_IV|Paolo IV]]<ref>Cf. G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Venezia 1840-1878, vol. 8, sub verbo ''Cappellani segreti del Papa'' (https://ift.tt/2UBYHL6>, è stato abolito col Motu Proprio ''Pontificalis Domus''<ref>Cf. Paolo VI, Lettera Apostolica Motu Proprio ''Pontificalis Domus'' (28 marzo 1968).</ref> così come l'abito detto di mantellone con una ''Instructio'' della Segreteria di Stato del 31 marzo 1969<ref>Segreteria di Stato, ''Instructio Circa vestes, titulos et insignia generis Cardinalium, Episcoporum et Praelatorum ordine minorum'' (31 marzo 1969), in "Acta Apostolicae Sedis" 61 (1969), pp. 334-40.</ref>.
== Cappellano Segreto ==
[[File:Caudatario.jpg|miniatura|G. Perugini, ''Caudatario'', 1862, litografia A.-L. Lavoisier, Parigi.
Il Caudatario era un prelato di mantellone, primo dei Cappellani Segreti di Sua Santità.]]
I Cappellani Segreti avevano titolo e qualifica di [[Monsignore|monsignori]] di mantellone del papa che li avesse eletti. Essi celebravano quotidianamente nella cappella segreta pontificia. Nelle cappelle pontificie sedevano sull'ultimo gradino dell'altare e nei Pontificali sedevano sui gradini dell'altare papale.
Il Cappellano Segreto ''Caudatario'' era il primo dei Cappellani Segreti, cui seguiva il Cappellano Segreto ''Crocifero''. I Cappellani Segreti godevano di un emolumento mensile di trentasei scudi ed erano di immediato servizio al pontefice nell'anticamera segreta. Oltre il Caudatario e il Crocifero, il numero degli altri Cappellani Segreti era a discrezione del Santo Padre. Nelle sacre funzioni ed in coro potevano indossare la [[Cotta_(paramento_liturgico)|cotta]], ma non il rocchetto<ref>Cf. G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Venezia 1840-1878, vol. 8, sub verbo ''Cappellani segreti del Papa''.</ref>.
== Cappellano Segreto d'Onore ==
[[File:Mons. Nazareno in abito da Prelato mantellone .jpg|miniatura|Mons. [[Nazareno Patrizi]], Cappellano Segreto d'Onore di [[Papa_Pio_X|Pio X]], con abito di mantellone e stemma del proprio rango ecclesiastico. Mons. [[Nazareno_Patrizi|Nazareno Patrizi]] era altresì Canonico dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano.]]]]
I Cappellani Segreti d'Onore, risalenti al pontificato di [[Papa_Clemente_XII|Clemente XII]], avevano l'abito come gli altri Cappellani Segreti ed intervenivano alle cappelle pontificie, ed alle altre sacre funzioni, con titolo di [[Monsignore|monsignore]]<ref>Cf. G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Venezia 1840-1878, vol. 8, sub verbo ''Cappellani segreti del Papa''.</ref>; anche per essi la dignità era transitoria e decadeva con la morte del Pontefice che li avesse eletti, salvo che il titolo fosse connaturato ad un ufficio o canonicato particolari; ad esempio, i canonici dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano]] ebbero il titolo di Cappellani Segreti d'Onore dal 1914<ref>Cf. A.S.V., ''Segr. Stato'', ''Parte moderna'' (1816-1822; 1846-1935) anno 1914, rubr. 5, fasc. 1, prot. 503. Venne emesso relativo breve di nomina in data 1° ottobre 1914. La notizia è riportata anche in tutti gli annuari pontifici dal 1915 al 1922 con la formula: "Sono Cappellani Segreti i Canonici della collegiata dei Ss. Celso e Giuliano in Roma per sovrana concessione del Sommo Pontefice Benedetto XV" (''Annuario Pontificio'' ''per l'anno 1915'', Roma 1915, p. 496) e dal 1922 al 1939 è sempre segnalato pur con altre formule.</ref> e dal 1939 quello di [[Cameriere_pontificio|Camerieri Segreti Soprannumerari]], ma sempre ''durante munere'', ossia solo per il periodo di durata del loro canonicato. Oltre all'uso della cotta, [[Papa_Benedetto_XV|Benedetto XV]] concesse ai canonici dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano]] di poter indossare il [[Rocchetto_(paramento_liturgico)|rocchetto]]<ref>Cf. Benedetto XV, Lettera Apostolica ''Expedit ut'' (21 giugno 1918), anche conservata in Archivio Storico Diocesano di Roma, ''Archivi di Basiliche'': "Ss. Celso e Giuliano".</ref>.
== Araldica dei Cappellani Segreti ==
Per quanto la legislazione della Chiesa si sia dimostrata, nei secoli, non del tutto esauriente circa le regole araldiche dei cappelli prelatizi, nell'uso tradizionale i fiocchi, pur non avendo da principio un numero fisso, furono sempre disposti simmetricamente per file che vanno aumentando. Per i Cappellani Segreti era tollerato il cappello nero con tre fiocchi paonazzi per lato, in file 1.2<ref>Cf. F. Pasini Frassoni, ''I cappelli prelatizi'', in "Rivista del Collegio Araldico" 6 (settembre 1908), p. 524. Inoltre, cf. P. Guelfi Camajani, ''Dizionario araldico'', Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese 1978, sub verbo ''Contrassegni delle dignità''.</ref>.
== Note ==
<references/>
== Cappellano Segreto ==
[[File:Caudatario.jpg|miniatura|G. Perugini, ''Caudatario'', 1862, litografia A.-L. Lavoisier, Parigi.
Il Caudatario era un prelato di mantellone, primo dei Cappellani Segreti di Sua Santità.]]
I Cappellani Segreti avevano titolo e qualifica di [[Monsignore|monsignori]] di mantellone del papa che li avesse eletti. Essi celebravano quotidianamente nella cappella segreta pontificia. Nelle cappelle pontificie sedevano sull'ultimo gradino dell'altare e nei Pontificali sedevano sui gradini dell'altare papale.
Il Cappellano Segreto ''Caudatario'' era il primo dei Cappellani Segreti, cui seguiva il Cappellano Segreto ''Crocifero''. I Cappellani Segreti godevano di un emolumento mensile di trentasei scudi ed erano di immediato servizio al pontefice nell'anticamera segreta. Oltre il Caudatario e il Crocifero, il numero degli altri Cappellani Segreti era a discrezione del Santo Padre. Nelle sacre funzioni ed in coro potevano indossare la [[Cotta_(paramento_liturgico)|cotta]], ma non il rocchetto<ref>Cf. G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Venezia 1840-1878, vol. 8, sub verbo ''Cappellani segreti del Papa''.</ref>.
== Cappellano Segreto d'Onore ==
[[File:Mons. Nazareno in abito da Prelato mantellone .jpg|miniatura|Mons. [[Nazareno Patrizi]], Cappellano Segreto d'Onore di [[Papa_Pio_X|Pio X]], con abito di mantellone e stemma del proprio rango ecclesiastico. Mons. [[Nazareno_Patrizi|Nazareno Patrizi]] era altresì Canonico dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano.]]]]
I Cappellani Segreti d'Onore, risalenti al pontificato di [[Papa_Clemente_XII|Clemente XII]], avevano l'abito come gli altri Cappellani Segreti ed intervenivano alle cappelle pontificie, ed alle altre sacre funzioni, con titolo di [[Monsignore|monsignore]]<ref>Cf. G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Venezia 1840-1878, vol. 8, sub verbo ''Cappellani segreti del Papa''.</ref>; anche per essi la dignità era transitoria e decadeva con la morte del Pontefice che li avesse eletti, salvo che il titolo fosse connaturato ad un ufficio o canonicato particolari; ad esempio, i canonici dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano]] ebbero il titolo di Cappellani Segreti d'Onore dal 1914<ref>Cf. A.S.V., ''Segr. Stato'', ''Parte moderna'' (1816-1822; 1846-1935) anno 1914, rubr. 5, fasc. 1, prot. 503. Venne emesso relativo breve di nomina in data 1° ottobre 1914. La notizia è riportata anche in tutti gli annuari pontifici dal 1915 al 1922 con la formula: "Sono Cappellani Segreti i Canonici della collegiata dei Ss. Celso e Giuliano in Roma per sovrana concessione del Sommo Pontefice Benedetto XV" (''Annuario Pontificio'' ''per l'anno 1915'', Roma 1915, p. 496) e dal 1922 al 1939 è sempre segnalato pur con altre formule.</ref> e dal 1939 quello di [[Cameriere_pontificio|Camerieri Segreti Soprannumerari]], ma sempre ''durante munere'', ossia solo per il periodo di durata del loro canonicato. Oltre all'uso della cotta, [[Papa_Benedetto_XV|Benedetto XV]] concesse ai canonici dei [[Chiesa_dei_Santi_Celso_e_Giuliano|Ss. Celso e Giuliano]] di poter indossare il [[Rocchetto_(paramento_liturgico)|rocchetto]]<ref>Cf. Benedetto XV, Lettera Apostolica ''Expedit ut'' (21 giugno 1918), anche conservata in Archivio Storico Diocesano di Roma, ''Archivi di Basiliche'': "Ss. Celso e Giuliano".</ref>.
== Araldica dei Cappellani Segreti ==
Per quanto la legislazione della Chiesa si sia dimostrata, nei secoli, non del tutto esauriente circa le regole araldiche dei cappelli prelatizi, nell'uso tradizionale i fiocchi, pur non avendo da principio un numero fisso, furono sempre disposti simmetricamente per file che vanno aumentando. Per i Cappellani Segreti era tollerato il cappello nero con tre fiocchi paonazzi per lato, in file 1.2<ref>Cf. F. Pasini Frassoni, ''I cappelli prelatizi'', in "Rivista del Collegio Araldico" 6 (settembre 1908), p. 524. Inoltre, cf. P. Guelfi Camajani, ''Dizionario araldico'', Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese 1978, sub verbo ''Contrassegni delle dignità''.</ref>.
== Note ==
<references/>
https://ift.tt/3aQ5VkF