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Costantino Salvi
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'''Costantino Salvi''' (Ravenna, 28 aprile 1886 - Flossenburg, 17 gennaio 1945) è stato un [[generale]] [[Italia|italiano]] del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, ricordato per il suo ruolo nella resistenza al tedesco invasore e deportato ed ucciso nel lager di Freidhof a Flossenburg (Germana) nel 1945.
== Carriera militare ==
Allievo dell'Accademia militare di Modena nel 1907, ne uscì sottotenente di fanteria il 5 settembre 1907, venendo assegnato all'82 reggimento fanteria ''Roma.''
Partecipo' alla Grande Guerra quale tenente e capitano, guadagnando una medagli d'argento al v.m. il 6 luglio 1915 a Redipuglia. Nel 1917, promosso maggiore (anzianta' 28 giugno 1917), passò al 39 reggimento fanteria ''Bologna''.
Dal 24 marzo 1922 venne assegnato al 51 fanteria ''Alpi'', venendo collocato in aspettativa per malattia il seguente 24 giugno sino al 12 dicembre, e passando poi, dal 23 novembre 1924, al [[152º Reggimento fanteria "Sassari"|152 reggimento fanteria ''Sassari'']] a Trieste.
L'8 ottobre 1925 fu insignito dell'Ordine della Corana d'Italia su proposta del Ministero degli esteri.
Da tenente colonnello (anzianita' 9 luglio 1926) transito' il 1 dicembre 1928 all'[[89º Reggimento fanteria "Salerno"|89 reggimento fanteria ''Salerno'']].
Da Colonnello (grado indossato il 5 settembre 1934) fu comandante del 43º reggimento fanteria ''Forli'' dal 1 ottobre 1934. Dal 1937, fu in Spagna al comando del 2 gruppo Banderas, unita' mista italo spagnola.
Colonnello fuori quadro nel 1939 fu prima al corpo d'armata di Alessandria e poi a quello di Genova. Sempre a Genova transita al comando di Difesa territorale e, promosso Generale di Brigata fuori quadro il 1 gennaio 1940, rimase presso questo ente, per incarichi speciali, sino al 24 settembre 1941.
Dal 25 viene destinato al XV corpo di Genova per speciale incarico, assumendo il comando della 1^ brigata costiera a Savona. Incaricato poi delle funzioni di comando della [[201ª Divisione costiera|201^ divisione costiera]] dal 1 novembre 1942 (trasformazione della 1^ brigata), lo conservo' sino all'11 agosto 1943, quando diviene comandante della zona militare di Cuneo. Nel frattempo, dal 30 giugno, era transitato nella riserva.
Qui verra' colto dall'armistizio e iniziera' subito la collaborazione con i partigiani piemontesi nel 1943/1944.
Catturato dalla polizia tedesca, venne tradotto da Bolzano con il famoso treno [[Trasporto 81]] il 5 settembre 1944 in Germania ed internato a Flossenburg.
Qui decedette nel campo di Friedhop per stenti il 17 gennaio 1945 e il suo corpo fu disperso.
== Carriera militare ==
Allievo dell'Accademia militare di Modena nel 1907, ne uscì sottotenente di fanteria il 5 settembre 1907, venendo assegnato all'82 reggimento fanteria ''Roma.''
Partecipo' alla Grande Guerra quale tenente e capitano, guadagnando una medagli d'argento al v.m. il 6 luglio 1915 a Redipuglia. Nel 1917, promosso maggiore (anzianta' 28 giugno 1917), passò al 39 reggimento fanteria ''Bologna''.
Dal 24 marzo 1922 venne assegnato al 51 fanteria ''Alpi'', venendo collocato in aspettativa per malattia il seguente 24 giugno sino al 12 dicembre, e passando poi, dal 23 novembre 1924, al [[152º Reggimento fanteria "Sassari"|152 reggimento fanteria ''Sassari'']] a Trieste.
L'8 ottobre 1925 fu insignito dell'Ordine della Corana d'Italia su proposta del Ministero degli esteri.
Da tenente colonnello (anzianita' 9 luglio 1926) transito' il 1 dicembre 1928 all'[[89º Reggimento fanteria "Salerno"|89 reggimento fanteria ''Salerno'']].
Da Colonnello (grado indossato il 5 settembre 1934) fu comandante del 43º reggimento fanteria ''Forli'' dal 1 ottobre 1934. Dal 1937, fu in Spagna al comando del 2 gruppo Banderas, unita' mista italo spagnola.
Colonnello fuori quadro nel 1939 fu prima al corpo d'armata di Alessandria e poi a quello di Genova. Sempre a Genova transita al comando di Difesa territorale e, promosso Generale di Brigata fuori quadro il 1 gennaio 1940, rimase presso questo ente, per incarichi speciali, sino al 24 settembre 1941.
Dal 25 viene destinato al XV corpo di Genova per speciale incarico, assumendo il comando della 1^ brigata costiera a Savona. Incaricato poi delle funzioni di comando della [[201ª Divisione costiera|201^ divisione costiera]] dal 1 novembre 1942 (trasformazione della 1^ brigata), lo conservo' sino all'11 agosto 1943, quando diviene comandante della zona militare di Cuneo. Nel frattempo, dal 30 giugno, era transitato nella riserva.
Qui verra' colto dall'armistizio e iniziera' subito la collaborazione con i partigiani piemontesi nel 1943/1944.
Catturato dalla polizia tedesca, venne tradotto da Bolzano con il famoso treno [[Trasporto 81]] il 5 settembre 1944 in Germania ed internato a Flossenburg.
Qui decedette nel campo di Friedhop per stenti il 17 gennaio 1945 e il suo corpo fu disperso.
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